lunedì 12 luglio 2010

III.4. IL PERIODO PERSIANO (539-333)

Il periodo persiano registra importanti novità nello sviluppo sia del pensiero religioso sia del modello politico degli ebrei: a livello religioso matura il monoteismo, si afferma la legge e si definiscono alcuni aspetti pratici distintivi dell’ebraismo, come il sabato, la circoncisione, il divieto di matrimoni misti, il messianismo, ecc.; a livello politico, si apre una fase che possiamo definire di teocrazia sacerdotale. Ormai le grandi questioni sono definite e gli ebrei possono vedere se stessi come un popolo santo che deve solo adempiere agli obblighi cultuali e all’osservanza della Legge, in attesa che si compia la Promessa. In questo nuovo contesto, che raggiunge il suo assetto definitivo dopo le riforme di Esdra e di Neemia, ovvero nella seconda metà del V secolo, il profetismo ha ancora qualcosa da dire riguardo ai modi e ai tempi della Promessa e, infatti, lentamente si eclissa, mentre acquista importanza la classe sacerdotale.

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