martedì 13 luglio 2010

III.2.10. Giuda (870 – 716)

Giosafat (870-848), il successore di Asa, governa in modo equilibrato e accorto, stabilisce rapporti distesi con gli Omridi e regala un periodo di relativa prosperità al paese. Gli succede il figlio Ioram (848-841), che per prima cosa elimina tutti i suoi fratelli, insieme ai loro sostenitori, poi prende in sposa Atalia (840-35) del casato di Omri, donna ambiziosa e volitiva, che esercita su di lui un forte ascendente e introduce il culto di Baal a Gerusalemme. Alla morte prematura di Ioram, gli succede il figlio Acazia (841-840), che viene ucciso. Ne approfitta Atalia che, dopo aver eliminato tutti i discendenti reali e i possibili pretendenti al trono, si impadronisce del potere. Ma Ioas (835-796), un figlioletto di Acazia scampa alla morte e viene tenuto nascosto fino all’età di sette anni, quando Atalia viene uccisa e lui proclamato re. Seguono i regni di Amasia (796-781) e Ozia (781-740), sotto i quali Giuda si rinforza sotto il profilo militare, dotandosi, fra l’altro, di nuove macchine da guerra, e diviene uno dei paesi più potenti e temuti del Vicino Oriente (2Cr 26,15). Nell’VIII secolo, grazie ai rapporti distesi tra Israele e Giuda, si assiste ad una fusione tra le rispettive tradizioni religiose.
Fin qui e per quasi 500 anni, a partire dal 1200, gli ebrei hanno potuto agire in modo relativamente indisturbato per l’assenza di grandi potenze imperialiste, ma questa situazione cambia quando si mette in moto la poderosa macchina bellica dell’Assiria. Damasco e Israele si alleano e si mettono in marcia nel tentativo di arrestarne l’avanzata degli assiri. Cercano di coinvolgere anche il re di Giuda Iotam (740-736), figlio di Ozia, che rifiuta, preferendo rimanere indipendente. Ma quelli non ci stanno a lasciarsi alle spalle una potenza neutrale e potenzialmente ostile e allora decidono di arruolare Giuda con la forza (2Re 15,37). Intanto Iotam muore e gli succede il figlio Acaz (736-716). Israele e Damasco muovono contro di lui con l’intenzione di deporlo (Is 7,6). Ne approfittano gli edomiti per liberarsi dalla dipendenza di Giuda e marciare contro Gerusalemme (730). Sentendosi minacciato Acaz chiede e ottiene l’aiuto del re assiro Tiglatpileser (2Re 16,7-9), che non si lascia sfuggire l’occasione di sottomettere Israele, dove insedia un proprio vassallo, Osea. È in questo periodo che opera Primo-Isaia (740-700), il quale preannuncia l’attacco distruttivo della potenza assira, sotto i cui colpi Israele cadrà a causa dei propri peccati (Is 8,5-8).

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