lunedì 12 luglio 2010

F) I modi della Promessa

Come sarà il giorno del Signore? L’opinione prevalente è che sarà un giorno terribile (Gl 1,15) e violento. Il Signore tornerà “armato di spada e di fuoco” (Is 66,16) e guiderà il suo popolo nell’ultima, grande battaglia “come un cavallo coperto di gloria” (Zc 10,3). “Farò tremare tutte le nazioni” (Ag 2,6-7). “Farò cadere i re dai loro troni e metterò fine alla potenza dei regni della terra” (Ag 2,22). Zaccaria è dell’opinione che Gerusalemme sarebbe stata attaccata da ogni parte dalle nazioni vicine ma che, resa forte da Dio, essa avrebbe infine trionfato (Zc 12). Anche Michea pensa ad un conflitto armato e prevede che tutti i nemici d’Israele alla fine sarebbero stati “sterminati” (Mic 5,8). Alla fine della battaglia vittoriosa, il Signore si insedierà sul trono di Gerusalemme e ne cingerà la corona di re (Abd 1,21; Ag 1,13; Ez 34,23; 37,24-25). Quindi giudicherà le nazioni (Abd 1,15; Gl 4,21) e porterà pace e prosperità a Gerusalemme (Is 66,12; Ag 2,19; Zc 8,12). Il fatto che gli ebrei pensiono ad una battaglia finale e contemplino la guerra come un possibile modo di attuazione della Promessa ci deve far riflettere su come essi riescano a conciliare guerra e religione. Conviene fare, a tal proposito una digressione.

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